Addio cara Joan
Addio cara Joan! Curiosa coincidenza: mentre la stampa con l’immagine della sepoltura dei defunti era dal corniciaio per completare così le immagini delle opere di Misericordia esposte nella nostra Sede, veniva a mancare improvvisamente Joan, la nostra prima assistita.
In sei mesi Joan ci ha messo alla prova in tanti modi. Abitava sola, lontana dai suoi unici parenti che vivono in Sud Africa. Era anziana, malata, debole, fragile, aveva bisogno di tutto.
Ci siamo alternati in tanti: chi le ha fatto la spesa, chi le ha comprato con urgenza dei farmaci, chi l’ha accompagnata in banca o dal parrucchiere, chi l’ha accompagnata in ospedale per accertamenti medici, chi ha sbrigato per suo conto pratiche presso la ASL, chi semplicemente le ha fatto compagnia ascoltando affascinato frammenti della sua vita avventurosa.
Dobbiamo esserle grati perché ci ha stimolato a far bene il bene, ci ha corretto, ci ha indotto a migliorare. Per lei abbiamo comprato la prima sedia a rotelle… per lei abbiamo accolto ed indirizzato i suoi unici parenti venuti dal Sud Africa dopo la sua morte.
Siamo stati presenti al suo funerale, proclamando la Parola di Dio, accompagnando con canti la liturgia, assistendo il celebrante, consolando il fratello e la nipote.
Lei ci ha insegnato quanto può essere dura e drammatica la giornata di una persona anziana, fragile e sola.
Grazie Joan, che Dio te ne renda merito!
Le Misericordie al Liceo Maria Montessori di Roma
Nella settimana dal 16 al 20 dicembre formatori volontari delle Misericordie hanno svolto, presso il Liceo Statale di Roma Maria Montessori, una serie di lezioni teorico-pratiche sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare (BLS) e disostruzione delle vie aeree adulti e pediatrica.
L’intervento è stato coordinato dalla Prof.ssa Cristina Campera quale referente della Direzione scolastica assieme a responsabili della Misericordia di Roma S.Romano e della Misericordia di Roma S.Maria Goretti.

Auguri di Natale
Riportiamo di seguito il messaggio di Auguri postato su Facebook da Gionata Fatichenti, Direttore Area Emergenze delle Misericordie d’Italia:
Amici miei,
Quanto dovrà essere grande il nostro albero di Natale?
Così grande da poter accogliere ciascuno di voi.
Si perché se è vero che il Natale è il tempo del dono, noi siamo chiamati ad essere autentici doni di Dio per gli altri.
Ognuno di noi, a bordo di in ambulanza, in una casa di riposo, nelle mense, negli asili notturni o nelle situazioni di emergenza è sempre pronto ad accogliere il prossimo sofferente, in particolare verso quelli che non hanno mai sperimentato “attenzioni e tenerezza”. Questo è il dono più grande che abbiamo ricevuto, la possibilità di essere ristoro per ogni persona che incontriamo sulla nostra via, il coraggio di sperimentarsi in relazioni nuove in cui “nessuno debba sentire che in questa terra non ha un posto.”
A tutti voi, che anche oggi, al suono della campana sarete pronti a lasciare i vostri comodi per correre in soccorso, un abbraccio fraterno e i migliori auguri per un Santo Natale.